ARPO è stata parte attiva anche nella risoluzione di problemi apparentemente insormontabili legati alla sicurezza alimentare. Nel 1996 la Comunità Europea ha determinato che per la sicurezza alimentare il latte dovesse essere raccolto e lavorato in locali piastrellati, dotati di acqua bollente e gelida, con servizi igienici suddivisi in bagno ed antibagno, ecc… Se si pensa che gran parte della pastorizia, ancora oggi, si afferma per almeno 5 mesi l’anno (da giugno a novembre), a quote superiori i 1500 m s.l.m., in pascoli sterminati, con rifugi per i pastori privi di acqua, luce e servizi igienici, si comprende come da quella data tutti i pastori erano diventati “Fuorilegge”!! Per evitare di poter essere perseguiti ARPO ha studiato delle soluzioni in attesa che la Regione Abruzzo stilasse l’Atlante dei prodotti tradizionali, che consentiva ai prodotti elencati al suo interno, di beneficiare di quelle deroghe che li rendevano eccellenze territoriali. Sono nati così i caseifici mobili, container carrellati, dotati di ogni requisito previsto dalla legge.
I caseifici mobili hanno consentito anche a tanti piccoli allevatori di dotarsi di strutture piccole ma efficienti, in cui poter lavorare il latte 12 mesi l’anno trasferendoli a quote più basse da novembre a maggio e in monticazione il restante periodo dell’anno.
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